ottobre 23, 2010

Territori

Suono a brutto citofono

chiedo permesso

‘posso entrare per…?’

parole vomitate metalliche in risposta,

un suono secco e son dentro.

Mi porto dietro la fedele 2 ruote.

Attraverso un cortile assolato,

incrocio un tizio Tarchiato Rasato Tatuato

uno sguardo di pietra mi sfiora,

sento un disagio cupo

credo sia stanchezza

tiro dritto verso al figura di vecchio sul fondo

fermo sulla porta del Basso a destra.

Il Vecchio vomita parole confuse e

gesti ampi da terrone,

ha un solo incisivo in bocca.

L’unica via è scendere dalla scala a sinistra

5 metri sotto terra

tornare indietro verso l’androne,

trenta metri di cortile

fare il lavoro e tornare indietro.

Mi arriva l’immagine di una cantina devastata, come tante.

Appoggio la fedele 2 ruote al muro

accanto alla porta della cantina

non la lego,

torna il disagio la stanchezza

sostenuta dal tanfo di terra umida.

Vado giù, percorro i corridoi,

compio svolte, supero porte sfondate.

La luce della torcia elettrica

è la mia isola di calma

fischio il ritornello che ho scelto

per quest’altro giorno di fatica

quasi alla fine.

Andata e ritorno forse 3 minuti.

 

Torno su, respiro,

la 2 ruote è svanita.

Il vuoto mi esplode dentro

cerco il vecchio che dice

“è chinu e bastardi, è chinu e strhanìeri ccà” ,

vero italiano del 150°.

 

Cerco e bestemmio e non credo,

non ti credo Vecchio

e te lo dico

e non servono i tuoi gesti

ho capito

che la 2 ruote è ancora qui dentro

che forse è uno scherzo balordo

che non c’è cazzo

che sei stato tu

e il Tizio Tarchiato Tatuato

come un pittbull mi è addosso

mano in faccia

“checomecazzotipermetti?minchia

miopadrechehasemprelavorato?

chehasemprelavoratoetudicicherubba?

ammiopadrechecomecazzotipermetti?”

Li blocco come posso,

non mi faccio toccare,

e so che potrei entrare nella merda

in un attimo sarebbero pugni e calci e

mi vedo col palanchino spaccare la faccia

al Vecchio e al Tarchiato Tatuato,

spaccargli le ossa.

Mi vedo e parlo

gli punto gli occhi addosso, controllo la voce

parlo e mi allontano piano

e tengo gli occhi sui loro visi

e tengo a bada la mia paura,

le urla che dentro mi dicono di ammazzarli.

Di fare qualcosa, di fargli male.

Fuori dal cortile,

per strada ombre

ci passano accanto,

arriva un terzo in bmw, sembra un film,

accosta e rutta un

“ci sono problemi?”

il Tarchiato Tatuato sorride.

Ti denuncio dice il Vecchio.

 

Mi allontano, lucido, sconfitto,

non tremo neppure,

mi chiedo perché questo.

Non mi è servito a niente:

non ho più la 2 ruote

il Tarchiato Tatuato mi ha *toccato* la guancia,

mi è rimasto nelle orecchie il

“checazzomenefotteammèchetucilavori?

checazzomenefotteeh?”

e mi sento una pezza,

aver evitato la rissa non mi fa sentir meglio

e cosa avrebbe fatto Philip Lacroix?

mi chiedo,

Cosa?

 

il ritornello è tratto da http://youtu.be/fjWlIWf9bfA.

 

 

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  1. […] lavoro 8 ore al giorno 5 giorni alla settimana, incontrando persone diverse, vedendo cose belle e cose brutte. Per non perdere pezzi di vita proverò a scrivere qualcosa, ciò che vedo per strada, spero possa […]

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About yamunin

Cittadino del mondo e autore, vivo a Vienna. Attore e drammaturgo dal 1998 al 2015. Nel 2001 con il collettivo teatrale Rossosimona vincemmo il primo premio del “Premio Scenario”. Nel 2009 insieme a Roberta Cortese fondo Satyrikon, associazione teatrale che ha come obiettivo quello di promuovere la drammaturgia contemporanea. Per il teatro ho scritto: Canti dall’inferno – il mare dentro il dolore, coautrice Roberta Cortese, [dai testi di Ramón Sampedro], coprod. Teatro Regio e Ass. Baretti 2007 in coll. con TST, ospite al Festival dei Due Mondi Spoleto Full Metal Kids, produzione Satyrikon 2011 Gerusalemme disvelata – da Torquato Tasso, coautrice Roberta Cortese, commissione CineTeatro Baretti 2008 Tra un impegno teatrale e l’altro ho lavorato anche come postino, venditore, magazziniere, libraio, operaio, cameriere. Da una di queste esperienze è nato Diario di zona (ambientato a Torino dove ho vissuto e lavorato per circa 10 anni), inizialmente pubblicato a puntate sul blog Satyrikon e nel 2014 pubblicato dalla casa editrice Alegre come primo numero della collana Quinto Tipo, diretta da Wu Ming 1. Ho scritto anche racconti e reportage, alcuni li trovate pubblicati su questo blog. Nel 2015 sul numero 184 de “Lo straniero” viene pubblicato Torino-Firenze A/R. Ora lo si può leggere sul blog della collana Quinto tipo. Dal 1987 scatto fotografie. Faccio parte di Alpinismo Molotov. Continuo a scrivere.

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appunti, strada

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